• Monte Sasna

Monte Sasna

Il Rifugio Campel propone un itinerario panoramico per raggiungere il Monte Sasna, cresta facente parte del settore Orobico Orientale situata a 2229 metri di altitudine. Una vetta particolarmente nota agli escursionisti appassionati di passeggiate ad alta quota.

L’itinerario Monte Sasna, della durata approssimativa di circa tre ore, è percorribile tutto l’anno; in inverno con ciaspole, sci o ramponi dopo un’attenta valutazione delle condizioni meteo. Dal Rifugio Campel, una volta salito l’ampio prato, potrete imboccare il sentiero che vi porterà alla Baita Asta Bassa, ad un’altezza di 1.427 metri. Da lì potrete proseguire dritto il vostro cammino sino a giungere al Passo della Manina, a 1.798 metri id altitudine. Qui si incrocia il Sentiero delle Orobie, lungo cui si giunge in breve alla Chiesetta della Manina. Il piccolo edificio religioso, dedicato alla Madonna Pellegrina sorge sopra l’omonimo complesso minerario, che fu attivo sino all’inizio degli anni Settanta del Novecento e che, pare, abbia avuto le sue origini addirittura in epoca romana. Verso levante, si procede alla volta del Monte Sasna. Seguendo la linea di cresta che giunge in corrispondenza di una profonda spaccatura, originatasi probabilmente dal crollo delle gallerie minerarie, scenderete brevemente per poi recuperare lo spartiacque in corrispondenza di un colletto. Dopo una breve digressione sul lato seriano, tra cespugli di rododendro e ontano verde, potrete riprendere la dolce displuviale nei pressi di una pozza per l’abbeverata, per proseguire godendo di scenografiche vedute sulla Val di Scalve e sulla cresta orobica, sino a raggiungere le croci dell’anticima e, infine, della cima del Monte Sasna, a 2.229 metri di altezza.